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Mettersi insieme per la scienza e per la pace è un inizio,
Mettersi insieme per la scienza e  per la pace è un progresso
Lavorare insieme per la scienza e per la pace è un successo.

Science for Peace

 

PeaceLa scultura della pistola con la canna contorta rappresenta un’arma che non può sparare e quindi simboleggia il disarmo e la pace. E’ posta sulla piazza antistante l’ingresso del Palazzo delle Nazioni Unite a New York e l’ONU, come tutti sanno, è l’Organizzazione Internazionale il cui scopo è risolvere diplomaticamente i conflitti tra le Nazioni.

Pace è la parola più usata e più disattesa, pace evoca il sogno più prezioso dell’uomo e la più alta delle aspirazioni umane.

Noi stiamo cercando di delineare un mondo possibile nel quale tutte le nazioni e le comunità riconoscano sia l’inutilità della guerra sia la responsabilità collettiva di tutti i Paesi di assicurare ai propri cittadini un futuro di rispetto e di solidarietà.

Nella nostra ricerca sulla pace e la giustizia distributiva abbiamo scoperto che quasi due terzi della popolazione mondiale è affamata, vive in profonde situazioni di disagio e non ha mai visto un medico.

La povertà del Pianeta è il risultato di secoli di sottosviluppo e di sfruttamento per accaparrarsi le risorse e il diritto all’eguaglianza viene parcellizzato nella diseguaglianza di minoranze privilegiate a scapito di maggioranze ridotte al limite della povertà.

Occorre mettere subito un freno al modello economico che sta esaurendo le risorse del pianeta, inquinandolo con le emissioni tossiche, dimenticando che la Terra, Gaia, non è una natura morta ma viva.

Nel Pianeta Terra ci sono oltre 600 milioni di ettari di terreno coltivabile dei quali si coltivano meno di 170 milioni di ettari, perché persino i deserti si possono irrigare per produrre cibo. Ma spesso si dimentica che la Terra non è proprietà privata dell’ 1% di uomini ricchi e onnivori, ma è una Terra che Dio ha dato a tutti e a tutti deve servire per vivere in un’economia di uguaglianza, perché come recita un proverbio dei nativi americani “Non ereditiamo la terra dai nostri avi; la prendiamo a prestito dai nostri figli. Nostro è il dovere di restituirgliela”.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) poi, l’aria è avvelenata nel 90% del Pianeta ed è bene che le persone ne prendano coscienza per far sentire la loro voce ai governi.

Il progetto di “Science for Peace.Eu” vuole dunque combattere le due più disumane calamità: la povertà e la paura della guerra e si pone l’obiettivo di ritrovare quella forza morale e umanitaria, quel minimo comune denominatore che appartenesse davvero alle diverse culture ed etnie e che pertanto potesse essere considerato patrimonio collettivo dell’umanità, una vera e propria trasfusione di Moral Self per arrivare ad amare la pace.

Occorre dunque impegnarci nel progresso morale al livello scientifico (Science for Peace) perché l’intera umanità è costretta a vivere in un’unica casa mondiale, il Pianeta Terra, che è un condominio multietnico e multiculturale in continua lotta per il potere.

Se è vero che ogni bambino nasce con tre diritti fondamentali: il diritto alla vita, il diritto all’espressione della loro personalità e il diritto alla felicità, tutti noi dobbiamo lavorare per proteggere questi diritti e per perseguire e tutelare le libertà umane universali che sono almeno sei:

  • libertà dalla violenza,
  • libertà dai bisogni,
  • libertà dallo sfruttamento,
  • libertà dalle malattie,
  • libertà dalla fame,
  • libertà dalla paura di agire, perché è difficile vivere in modo sano in un mondo malato. Anche libertà dalla paura contro la globalizzazione della paura stessa usata per fini opportunistici.

Come ha scritto Sofocle, “non si può conoscere veramente la natura umana ed il carattere di una persona se non si vede come gestisce il proprio potere”; ogni bambino che nasce sul pianeta Terra si ritrova, senza volerlo, erede di una cultura che spesso non lo renderà felice, di una storia che spesso non fa onore all’”essere persone umane”, sottomesso a devastanti crisi economiche, ecologiche, politiche, sociali e morali che lo costringeranno a sopravvivere invece che felicemente vivere.

La speranza di “Science for Peace.Eu” è che milioni di persone di buona volontà, rendendosi conto che “nel mezzo del cammin della vita si ritrovano in una selva oscura dove la diritta via è smarrita”, si rendano conto  che solo la ricerca scientifica, è una stella polare ed un faro che ci può guidare verso un porto sicuro di pace per ritrovare la diritta via che si chiama dialogo, dignità, pace e Sé morale.

I diritti umani non negoziabili vengono sacrificati impunemente alla globalizzazione delle regole dei mercati che impediscono il pieno sviluppo della persona umana riducendola a merce e consentendo crimini ambientali che violentano il Pianeta minacciando il clima, la biodiversità e il futuro dell’intera umanità.

La mission della Fondazione “Science for Peace.Eu”, che per statuto  è no profit e senza colore politico, è migliorare il futuro dell’umanità in base a questi principi universali:

  • Speranza
  • Rispetto
  • Sviluppo
  • Dignità
  • Uguaglianza
  • Giustizia
  • Diritto di esistere, diritto all’evoluzione e alla sopravvivenza (che sono le principali funzioni del sistema immunitario)

La nostra mission è stata ispirata da due citazioni: una di Olaf Palme (Premier socialdemocratico svedese, assassinato nel 1086) “I diritti della democrazia non sono riservati ad un ristretto gruppo all’interno della società. Sono i diritti di tutte le persone” e l’altra citazione è di Martin Luther King: “Ogni uomo deve decidere se camminerà nella luce dell’altruismo creativo o nel buio dell’egoismo distruttivo… e questa è la decisione più difficile da prendere”.

Noi, con la ricerca scientifica della nostra Fondazione “Science for Piece.Eu”, questa decisione l’abbiamo già presa.